Cambiare abitudini

Per vivere in maniera adeguata, lontani da stress e ansia, in condizioni di salute ottimale, è spesso necessario cambiare vita e, con essa, abitudini. Rinunciare alla routine, per quanto possa essere debilitante e poco appropriata per uno stile di vita regolare, è spesso molto difficile, sebbene necessario per dare una svolta, nell’accezione positiva del termine. E’ necessario perciò rimboccarsi le maniche, dandosi da fare per giungere ad una quanto mai necessaria svolta.

La necessità di cambiare, però, deve essere supportata da un vero e proprio metodo: non si può pensare di mutare completamente le proprie abitudini da un giorno all’altro, praticando un taglio netto: è del tutto contro producente, e rischia di essere solo un fuoco di paglia; dopo qualche tempo le cattive abitudini ricominciano, per forza di cose, a ripresentarsi, talvolta peggiorando rispetto ai tempi precedenti alla svolta. E’ dunque essenziale, laddove si volessero apportare dei cambiamenti alle proprie abitudini – che spesso sono vizi – procedere per gradi, senza sforzare troppo la propria personale resistenza. Un esempio su tutti, per rendere più chiaro il concetto, può essere quello che riguarda l’esigenza di smettere di mangiarsi le unghie. Tale vizio, negativo per la salute dentale e delle unghie stesse, non può essere bloccato in via definitiva e con effetto immediato. Continuare a mangiare le unghie prima, con una frequenza sempre minore nel tempo, per poi giungere al totale repulsione a tale pratica è possibile; serve costanza e forza di volontà, senza le quali le abitudini, specie se deleterie, non sono possibili da mutare.

Quando si cerca di mutare abitudine, è necessario dedicare molto tempo ai propri tentativi, senza essere presuntuosi, credendo di essere superiori, e di poter cambiare in modo rapido e senza troppi sforzi. La costanza e la ripetizione, dunque, sono elementi necessari per rendere funzionali gli sforzi. Per cambiare possono essere necessari giorni, così come mesi, l’importante è crederci e non rassegnarsi mai alla sconfitta.

Riuscire nei propri intenti è sinonimi di spirito di ferro e grande forza di volontà; naturalmente, in queste circostanze, l’autodisciplina riveste un ruolo fondamentalmente, così come la costante ricerca di stimoli, utili in maniera definitiva al proprio miglioramento come persone.

Gestione del tempo

Gestire il tempo al meglio è essenziale per riuscire a gestire con efficacia la propria vita. Le attività di tutti i giorni, siano esse più o meno importanti, più o meno impegnative e probanti fisicamente e mentalmente, devono essere supportate da una suddivisione temporale ben precisa: scegliere cosa fare prima di cosa, infatti, è utile per non rischiare di perdere troppo tempo, procrastinando, ad esempio, l’applicazione in talune attività o lavori.

La gestione del tempo è essenziale, ad esempio, durante la carriera scolastica. Quante volte lo studente si ritrova a procrastinare lo studio, contando di farlo nei giorni successivi? Rimandando e rimandando l’acquisizione dei contenuti necessari al superamento di interrogazioni o esami, i ragazzi rischiano di trovarsi in prossimità della verifica con una preparazione sommaria o totalmente assente. Stabilire una scaletta o un semplice organigramma, con il quale imporsi determinate fasce orarie dedicate allo studio, può essere la soluzione più efficace ed immediata per non incorrere sempre negli stessi errori. Naturalmente la gestione del tempo, per essere rispettata, deve essere supportata da forte motivazione e forza di volontà.

Una gestione del tempo ottimale è essenziale anche in ambito lavorativo. Rimandare i propri impegni o appuntamenti, così come approcciarsi in maniera svogliata e per un tempo troppo breve ai doveri professionali non consente di portare avanti con serietà il proprio lavoro, così come non garantisce il raggiungimento di risultati di livello. Si sa, la soddisfazione nel lavoro consente di dare motivazione che incide anche in altri aspetti della vita di una persona; ecco perché gestire al meglio i tempi, stilando delle tabelle temporali da rispettare a tutti i costi, è funzionale non solo in un contesto lavorativo, ma in tutti gli ambiti che concernono la persona.

Per non perdere troppo tempo in attività futili – che è comunque, almeno in parte, necessario per distrarsi e prendere delle pause – è opportuno imporsi sempre più obiettivi di quanti realmente necessari. L’effetto è quello di ridurre il tempo gettato al vento perché, si sa, più è il tempo di cui si dispone, più è il tempo sprecato. Impegnarlo in attività accessorie, ma utili, può limitare questa eventualità.

Respirazione diaframmatica

La respirazione può servire in maniera decisa ad aiutare l’individuo a recuperare la tranquillità, la stabilità emotiva, e la capacità di porsi in maniera rinnovata e decisa alla quotidianità. In quest’ottica, la respirazione diaframmatica è un esercizio che non richiede molto tempo – quindici – venti munti al giorno sono più che sufficienti, infatti – e che permette di ristabilire l’equilibrio psico fisico, essenziale per approcciarsi nel modo migliore alla nuova giornata.

Eliminare lo stress che si accumula, oppure evitarlo in toto, è possibile grazie a semplici esercizi, che non richiedono alcuna difficoltà nella realizzazione. La meditazione, associata alla respirazione diaframmatica, fa al caso nostro, se siamo alla ricerca di tranquillità mentale e fisica. Seduti in posizione comoda, meglio se sul pavimento, incrociare le gambe e porre una mano sotto il petto, all’altezza del diaframma, premendo un poco. Chiudere poi gli occhi, e cominciare a respirare ritmicamente, con la mano a seguire il movimento del respiro. In pochi minuti è garantita l’acquisizione di tranquillità, essenziale per approcciarsi bene ed al meglio alle attività quotidiane.

Per provare una variante, comunque efficace, sdraiarsi supini, con una mano affiancata al corpo, e l’altra sotto il petto. Inspirare ed espirare, seguendo un ritmo costante e continuo.

Per i più atletici, una pratica in costante ascesa è la “camminata del respiro”, meglio nota con il termine inglese breath walk. Questa attività all’aria aperta, garantisce il raggiungimento di un equilibrio fisico e mentale invidiabile, grazie all’attenzione che si ripone su se stessi. Ideale se praticata in solitaria, durante la camminata bisogna prestare attenzione a sincronizzare la velocità del proprio passo con la velocità del respiro, concedendosi, a tratti, degli intervalli di inspirazione-espirazione. La breath walk consente di ottenere quell’energia e quella spinta per proporsi come persona dinamica e sempre in movimento; inoltre apporta dei benefici alla propria salute mentale, ed è origine di riflessione e meditazione. Praticare questa camminata due o tre volte alla settimana può portare davvero dei sicuri benefici: mezzora per sessione è più che sufficiente per riscontrare dei risultati, sebbene i tempi subiranno delle dilatazioni nel tempo, per i benefici costanti che la persona, da questa pratica, riesce ad ottenere. Farne a meno sarà davvero difficile.