Come combattere la pigrizia

Lo faccio dopo, Lo faccio domani. Tanto c’è tempo. Quante volte nell’arco della vita una persona è portata a procrastinare i propri doveri, o semplicemente la realizzazione di qualcosa non di importanza vitale, ma comunque con un certo peso specifico? La risposta è molte. Sì, perché l’uomo ha la tendenza a rimandare fino ai limiti massimi la messa a punto dei propri doveri, a causa della scarsa voglia di fare, della pigrizia e dell’infima considerazione delle proprie necessità. Non è un mistero che il rimandare, giorno dopo giorno, è un’operazione ad alto tasso di contro – produttività, ma lo stesso posticipare la sveglia mattutina – di qualche minuto, per esempio – o degli impegni di lavoro per dedicarsi a facezie è sintomo di pigrizia. Dalla procrastinazione delle piccole cose, si capisce come un individuo sia soggetto a rimandare anche impegni e doveri ben più importanti.

Ma come combattere la pigrizia, evitando di entrare in un tunnel dotato di sola entrata? Ciò che è primariamente importante è l’ottimizzazione della gestione del tempo in relazione ai propri impegni. Le cose da fare sono molte, in un fazzoletto di poche ore? La soluzione è quella di stilare un piccolo organigramma, o semplicemente una lista di cose da fare, l’una di seguito all’altra. Se la pigrizia – ed è proprio ciò che fa nella stra grande maggioranza dei casi – prende il sopravvento, imporsi un premio o una gratificazione sembra il metodo migliore per cominciare. Devo portare a termine un’importante relazione? Mi applico in maniera seria e diligente, promettendomi – a lavoro compiuto – di concedermi uno sfizio. Attenzione, però, a non esagerare: iterando continuamente questo comportamento si rischia di subordinare il debellamento della pigrizia alle proprie concessioni. Questi sistema può essere utile in una prima fase, ma poi deve essere totalmente messo in secondo piano, con il fiorire di una nuova autodisciplina e di una forza di volontà rinnovata.

Rimandare un impegno, decidere di completare un lavoro in una fase successiva è quanto di più contro-producente possibile. Procrastinare, invece, la propria pigrizia è il miglior modo per vivere una vita disciplinata, esente da ansie eccessive e da stress. Gestione del tempoforza di volontà e controllo degli impulsi sono dei parametri dai quali non si può prescindere per portare a termine con successo la propria battaglia.

Libri Consigliati

Ognuno di noi almeno una volta nella vita si è trovato a fronteggiare quella sensazione snervante che si prova quando si hanno un sacco di cose da fare, ma nessuna voglia di alzarsi e mettersi a lavoro. E’ lei, la pigrizia, quel male subdolo che si impadronisce di noi nei momenti meno opportuni impedendoci di portare a termine i nostri obiettivi e ci incatena a letto o su un divano nel più beato ozio! D’altronde tra una pila di noiosissimi documenti da esaminare, o una salutare corsetta per smaltire quei chili di troppo, è molto semplice preferire il morbido divano! Se vi siente stancati di lasciare che la pigrizia influenzi negativamente la vostra vita, sappiate che il modo per invertire la rotta esiste, e a spiegarcelo sono il fior fiore degli psichiatri specializzati nel settore!

 

  • Rinviare mai più, terapia della procrastinazione di Edoardo Giusti ci insegna come combattere la pigrizia facendoci comprendere quanto questa vera e propria malattia riduca la qualità delle nostre giornate e di conseguenza la nostra intera esperienza di vita. Il modo migliore per combatterla, secondo l’autore, è quello di decidere chi comanda: anche per una sorta di orgoglio personale dunque occorre prendere il sopravvento e questo libro ci insegna come farlo.
  • “Le persone non sono pigre, hanno semplicemente obiettivi poco stimolanti”, questo è uno dei concetti chiave di Passi da gigante il best seller firmato da Anthony Robbins, il più grande motivatore americano famoso anche tra le star di Hollywood. Questo libro ci insegna che ogni azione è un passo in avanti verso il piacere e la soddisfazione, rimanere fermi invece ci fa sprofondare verso il dolore e l’insoddisfazione.
  •  Decisamente illuminante il libro di Matteo Mainetti Meccanica della Mente capire come funziona il cervello, con psicologia e neuroscienze, per essere consapevoli del proprio potere. Comprendere gli ingranaggi che regolano le nostre sensazioni è il modo migliore per controllarle e farle confluire positivamente per riprendere il controllo della nostra vita senza l’influenza della pigrizia.
    La pigrizia è una cosa che affligge tutti, di volta in volta. Se per te è una cosa che capita sempre più spesso, ma vorresti fare di più, potresti chiederti “come posso smettere di essere così pigro?” . Superare la pigrizia o acquistare la capacità di fare cose che non vogliamo fare, è una parte cruciale dell’avere successo. Delle cose devono semplicemente essere fatte e, una volta che si è venuti a patti con questo fatto, bisogna semplicemente iniziare a farle.Cerchiamo di capire in che maniera la pigrizia può essere affrontata e sconfitta.
    Essere organizzati. L’aspetto più importante del superare la pigrizia è l’organizzazione. Tante volte vogliamo fare qualcosa di produttivo, ma il disordine fa sembrare impossibile fare qualsiasi cosa e ci induce a non iniziare neanche la nostra attività. Una bella pulizia all’ambiente ci invita a fare un certo lavoro e ad essere produttivi. Uno spazio di lavoro disordinato, invece, ci invita a stare sul divano.Fare ogni sera, prima di coricarsi, un elenco di “cose da fare”. E’ imperativo scrivere i nostri obiettivi in modo da poter visualizzare esattamente ciò che deve essere fatto. La cosa importante è segnare tutto, dai piccoli compiti, come andare in banca, fino a quelli più grandi.Vestirsi. Una parte enorme del fatto di essere pigri è rimanere in pigiama durante il giorno. Questo abbigliamento è ideale per la notte, non per il giorno, dato che non ti fa venire voglia di fare le cose (si, parlo anche per voi che vi sentite cool solo perchè avete un pigiama di Tezenis! 😀 ). Meglio cambiarsi, mettere un paio di jeans e una maglia, e si sarà pronti ad affrontare la giornata.

    Attenzione però. La “pigrizia” può però essere non solo una simpatica condizione da affrontare consultando libri motivazionali, ma la conseguenza di una patologia più seria come la depressione. In questo caso, laddove gli interventi fai da te (non ultimi gli integratori naturali di eleuterococco, ginseng e mate che si sono dimostrati efficaci) non abbiano effetto positivo, è consigliabile rivolgersi ad uno psicoterapeuta della tua città per un consulto e per studiare insieme la strada migliore per affrontare il tuo problema.