Come piacere agli altri

Come piacere agli altri è uno dei tanti interrogativi che qualsiasi persona, nella propria vita, finisce per imporsi. Nella quotidianità si è immersi tra individui nostri simili, a scuola, nel posto di lavoro, o più semplicemente in qualche locale cittadino. Se si escludono gli amici – che in quanto tali dovrebbero essere sinceri, e se non lo fossero teoricamente non passerebbero troppo tempo con una persona – il problema di chiunque è quello di apparire in maniera positiva all’altro.

Pare d’obbligo sottolineare come il piacere agli altri possa essere fondamentalmente di due tipi: fisico e caratteriale (con le dovute ed opportune accezioni e diversificazioni del caso). Per quanto riguarda la bellezza, non si possono fare miracoli, ed una persona è attratta fisicamente da un’altra in maniera più o meno marcata a seconda dei personali gusti estetici. Che dire, però, circa l’aspetto comportamentale e caratteriale? Anche in questo caso, un determinato carattere – sia esso schivo o troppo aperto – può essere visto negativamente, a seconda delle persone o delle circostanze. Il primo consiglio che si può dare per piacere agli altri, è quello di essere sempre sinceramente simpatici, evitando di esserlo solo per circostanza; se ci si rende conto di non essere interessati all’apprezzamento di una persona, meglio lasciar perdere il proprio intento.

Molto importante, in una discussione con qualcuno la cui considerazione è ritenuta importante, è il saper ascoltare. Non è raro che in discussioni con più persone, talvolta si tenda a non seguire per filo e per segno ciò che viene detto, risultando pertanto inopportuni, successivamente, nelle proprie esternazioni. Vuoi piacere agli altri? Evita brutte figure come quella appena citata. Si sa, poi, che non tutti hanno gli stessi interessi: chi predilige lo sport, chi la musica, la lettura o il cinema. Se in una conversazione non si è ferrati nell’argomento, per piacere agli altri, dimostrarsi interessati è l’arma vincente. E’ bene evitare affermazioni azzardate, delle quali non si conosce la veridicità, optando per domande, o richieste di chiarimento circa quello o quell’altro punto. Il proprio interlocutore si sentirà in tal modo importante, ed apprezzerà di certo il nostro interessamento.

Ultimo punto, ma non per questo meno importante, è quello che riguarda la considerazione di se stessi. Se si vuole piacere agli altri, è necessario, per forza di cose, piacere a se stessi. Essere convinti della propria personalità e dei propri mezzi funge da stimolo, da molla essenziale per atteggiarsi nel modo corretto e più funzionale possibile con gli altri.