Abitudine: come combatterla

L’abitudine ci nasconde il vero aspetto delle cose“. Così scriveva Michel de Montaigne, noto filosofo e scrittore francese del XVI secolo. Da questa sua massima traiamo l’essenza di cosa si intende per abitudine: comportamenti automatici, ripetuti, reiterati nel tempo; pensieri ed azioni talmente radicati in noi che finiamo per compierli senza averne consapevolezza e che finiscono per impedirci di godere le novità paralizzandoci nella loro rassicurante banalità.

Essere affezionati alle proprie abitudini ripetendo maniacalmente gesti, idee e parole  ci impedisce di reagire con equilibrio alle novità. Ad ogni cosa nuova reagiamo con caos ed improvvisazione e cosa va contro le nostre abitudini diventa fonte di malessere. Da ciò si deduce che le azioni abitudinarie, per quanto rassicuranti, si ritorcono contro di noi ed il nostro benessere perchè ci fanno apparire ogni piccola novità come un imprevisto da fronteggiare.

E’ come se fossimo anestetizzati dalla pigrizia, paralizzati dall’immobilità rispetto ad ogni spinta, fisica ed emotiva, all’azione.

Come fare per combattere l’abitudine? Come fare per evitare che questa condizioni negativamente i rapporti di coppia e tutti i rapporti interpersonali? Con molta volontà si deve cercare, senza fretta e senza stress,  non di eliminare, ma quanto meno di modificare le abitudini ossessive legate a specifici momenti della giornata e specifici luoghi (in casa, al lavoro, ecc).

Si deve andare alla ricerca di una piacevole sostituzione dell’abitudine, un qualcosa che sia a nostro vantaggio e che sia gratificante a livello personale. Dopo pranzo la domenica siamo abituati a sprofondare sul divano con la conseguenza che il nostro partner è di cattivo umore perchè vorrebbe uscire e si finisce per litigare? Proviamo ad improvvisare una passeggiata al parco! In fondo non è una cosa così sorprendente e trascendentale, ma al tempo stesso è gratificante e fa stare bene. A lungo termine migliora il rapporto con sè (la propria autostima) e con gli altri.