Terza età: la vita ricomincia a 60 anni

Chi ha detto che a 60 anni si è arrivati al ciclo finale della propria esistenza? E’ proprio a questa età che tantissime persone cominciano la vita, quella vera, quella con la “V” maiuscola.

Secondo un seminario che è stato promosso qualche tempo fa da La Repubblica in collaborazione con il Censis, su un pool di intervistati over 60 in merito alle loro condizioni di vita, oltre l’85% ha detto di sentirsi soddisfatto delle sue attuali condizioni fisiche e di vita.

Quando si arriva a 60 anni e ci si trova in pensione, la maggior parte delle persone non si lascia andare, anzi, inizia a creare ancora tutta una serie di progetto personali e di famiglia. Il 50% degli intervistati ha fatto sapere di avere dei progetti di benessere, il 45% vorrebbe dedicarsi di più alle amicizie, mentre il 43% apprezzerebbe potersi dedicare a un hobby e il 42% vorrebbe poter viaggiare di più rispetto a quanto non ha fatto fino ad ora a causa dell’impegno lavorativo.

Oltre a questo, gli over 60 amano molto aiutare figli o nipoti oppure gli sconosciuti donando soldi in beneficienza. Oltre a questo, questa categoria di persone cura molto il proprio rapporto con l’anima e con Dio, poiché il 57% degli intervistati afferma di andare a Messa almeno una volta al mese.

Tutti questi progetti personali sono raggiungibili in maniera più o meno facile grazie anche alla possibilità di avere una somma di denaro messa da parte negli anni, tra stipendio e TFR (se si è lavorato come dipendenti). Nel caso in cui si avesse invece bisogno necessariamente di un prestito, ci sono numerosi servizi finanziari per pensionati che propongono delle soluzioni eccellenti di credito, a condizioni particolarmente vantaggiose.

A 60 anni si scopre anche l’infondatezza del luogo comune che accomuna vecchiaia ed emarginazione sociale: ci sono tantissime opportunità per i più anziani di potersi applicare nella società, di dire la loro e di farsi ancora valere. Volendo portare un esempio classico, citiamo i “Nonni Vigili”, associazioni che si trovano in tantissimi comuni del nostro paese (questo è l’esempio di Moncalieri) e che hanno come finalità quella di impiegare le persone in pensione come controllori delle strade in prossimità delle scuole, aiutando l’attraversamento pedonale di bambini e genitori e regolando il traffico, in maniera che non ci siano mai pericoli.

L’Italia è dunque un paese a misura di terza età, anche grazie al fatto che le nostre lancette biologiche si spostano sempre più in avanti e che gli italiani sono sempre più longevi, grazie soprattutto al progresso nel campo della medicina e ad un’alimentazione, quella Mediterranea, sana e genuina.

A 60 anni molte persone lasciano il lavoro e si inventano una nuova vita, ricca di interessi e di nuove cose da fare.